Torna alla Home Cerca nel sito Contattaci FAQ Rss
 
Dimensione del testo
Alta accessibilitÃ
Cambia i colori
Leggi la pagina
Stampa
 

PROGRAMMA DI REIMPIEGO ART. 411

QUANTI UTENTI PUO' PRENDERE IN CARICO UN TUTOR?

Ogni tutor può prendere in carico contemporaneamente fino ad un massimo di 10 beneficiari della dote-lavoro. Questo significa, ad esempio, che un Operatore accreditato ai Servizi per il Lavoro che ha 2 tutor potrà prendere in carico un numero massimo di 20 utenti contemporaneamente.
Va comunque ricordato che il singolo tutor che ha in carico 10 utenti potrà prenderne in carico altri esclusivamente dopo averne ricollocati almeno 1/3 del primo gruppo.

COME SI COMPILA IL PIANO DI INTERVENTO PERSONALIZZATO (PIP) SUL MODULO CARTACEO?

Il Piano di Intervento Personalizzato (PIP) definisce i servizi individuati dall'operatore per consentire al beneficiario di raggiungere l'obiettivo occupazionale: fissa gli impegni reciproci tra i contraenti, vincolando l'operatore a erogarli e il beneficiario a rispettarli, e stabilisce i servizi necessari alla ricollocazione.
Per una corretta compilazione si invita a leggere le istruzioni (vedi link in fondo alla pagina).
Il PIP viene approvato con atto formale del Dirigente del Settore Politiche per l'Impiego successivamente alla verifica da parte dei funzionari provinciali.

L'UTENTE PUO' RESCINDERE IL PATTO DI SERVIZIO E/O IL PIP?

Il Piano di Reimpiego 411 consente ai beneficiari di poter rompere un Patto di Servizio sottoscritto con un Ente privato prima della stipula del PIP. Il beneficiario non ha alcuna conseguenza.
Nel caso, però, che l'ente sia uno dei Centri per l'Impiego pubblici la normativa vigente (D.Lgs. 297/02 e D.Lgs. 181/00), la rescissione del Patto implica la perdita dello status di disoccupazione e dei benefici connessi.
In caso di rescissione del PIP senza giustificato motivo, invece, indipendentemente che l'ente sia pubblico o privato, l'utente verrà espulso dal Programma, perderà il diritto di beneficiare dei servizi previsti dalla dote e dei benefici economici e non previsti dal suo status occupazionale, (in applicazione della circolare ministeriale n. 5/2006 relativa alla decadenza dai trattamenti nelle ipotesi di cui all'articolo 1-quinquies del decreto legge 5 ottobre 2004, n. 249, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 dicembre 2004, n. 291).
Il beneficiario verrà, inoltre, estromesso dalla partecipazione ad interventi di politiche attive del lavoro promosse dalla Provincia di Lecco e dalla Regione Lombardia per un periodo di dodici mesi.

IN CHE COSA CONSISTE IL SISTEMA DOTE?

Il Sistema dote è una nuova modalità di finanziamento che la Regione Lombardia sta sperimentando negli ultimi mesi.
Nel Piano Provinciale ex art. 1, comma 411 della L. 266/2005, la Provincia di Lecco emette l'avviso per i destinatari, i quali, se rispondenti al Target, si rivolgono ad uno degli operatori accreditati per i Servizi del Lavoro ai sensi della L.R. 22/2006 al fine di sottoscrivere il PIP (Piano di Intervento Personalizzato).
Nel PIP vengono dettagliati i servizi che saranno erogati.
L'operatore accreditato, ovvero colui che sottoscrive il PIP, ha il compito di interfacciarsi con la Provincia di Lecco per tutti gli scambi documentali e informativi e per la Fatturazione.

E' la persona che ha in mano le risorse che sceglie gli operatori da cui acquistare i servizi previsti nel PIP e con lo strumento della certificazione dei servizi ricevuti decide se la Pubblica Amministrazione può liquidare o meno le fatture perché i servizi resi sono più o meno rispondenti alle attese.

COME SI EFFETTUA LA FATTURAZIONE?

Il destinatario accetta che vengano liquidate all'operatore.
La fatturazione avviene nel modo seguente:
a. i singoli operatori della Filiera intestano le Fatture al destinatario;
b. il destinatario certifica che ha ricevuto i servizi;
c. l'operatore capofila raccoglie le fatture e le attestazioni de servizi erogati e le presenta alla Provincia di Lecco;
d. la Provincia di Lecco liquida la dote.

COME POSSONO ESSERE CLASSIFICATI I TIROCINI/STAGE?

E' possibile distinguere tra due tipologie di tirocini: quelli di formazione ed orientamento e quelli di inserimento lavorativo.

I primi sono tirocini che permettono di acquisire nuove competenze spendibili nel mondo del lavoro e che non hanno come finalità un'immediata assunzione del lavoratore.
I tirocini di inserimento lavorativo, invece, sono tirocini ai quali consegue un'assunzione da parte dell'azienda che ha ospitato il tirocinante.

COSA DEVE FARE UN OPERATORE ACCREDITATO SE RITIENE CHE IL LAVORATORE DEBBA SVOLGERE UN PERIODO DI STAGE?

Se l'operatore accreditato ritiene che per facilitare la ricollocazione del lavoratore in carico sia necessario un periodo di stage presso un'azienda, nel definire la finalità dello stage dovrà tenere conto delle due forme di tirocinio.

Se si tratta di un tirocinio di formazione e di orientamento, questo viene considerato come logico completamento di un'azione formativa.
L'azione stage separata dalla formazione non viene retribuita.

Il tirocinio di inserimento lavorativo, invece, viene assimilato all'azione di placement. Nel caso in cui il lavoratore a seguito del tirocinio venga assunto con contratto a tempo determinato/indeterminato, la Provincia provvederà ad erogare all'operatore la dote relativa al placement, secondo gli importi definiti dall'avviso.

POSSO EROGARE UN'AZIONE DI FORMAZIONE SENZA LO STAGE E VICEVERSA UNO STAGE FORMATIVO SENZA LA FORMAZIONE?

L'azione di formazione può essere erogata senza prevedere il tirocinio di formazione e di orientamento; al contrario, se si prevede il tirocinio con finalità formativa, esso deve essere necessariamente conseguente alla formazione individuale.

DOVE POSSO INDICARE CHE IL LAVORATORE EFFETTUERA' UNO STAGE?

Poiché nel bando non è prevista l'azione dello stage, l'operatore nel momento in cui stipula il patto di servizio e/o quando definisce il Piano di Intervento Personalizzato, dovrà indicare nella modulistica anche questi interventi.

PATTO DI SERVIZIO.
Nel GSS, come indicato nel Manuale per la gestione degli Avvisi per i moduli GBC e GSS a pagina 10, nella fase della registrazione degli interventi, c'è un campo note nel quale dovrà essere indicato lo stage che si intende effettuare e le finalità che si intendono conseguire.

PIANO DI INTERVENTO PERSONALIZZATO
Il Piano di Intervento Personalizzato verrà presentato secondo il modello cartaceo allegato all'Avviso. Nel campo "Articolazione della Dote" nella fase della descrizione dell'azione che si intende promuovere, c'è il campo "esito previsto": qua dovrà essere indicato se si intende far svolgere al lavoratore un tirocinio.
Il tirocinio formativo, inoltre, dovrà essere indicato all'interno dell'azione di formazione.

Per ulteriori informazioni:
antonella.bellani@provincia.lecco.it - tel. 0341/295552
federica.vasta@provincia.lecco.it - tel. 0341/295486



 

Further links:

LINK
SIUL
Ministero Lavoro
Ministero P.A.
ATS Brianza
Borsa lavoro lombardia
Provincia di Lecco
INPS
INAIL
Leccolavoro
Regione Lombardia
Lavoro disabili
EURES
 
SITI TEMATICI
Iscrizioni corsi apprendisti
Donne
Extra comunitari
 
 
 
MAPPA | RICERCA | CONTATTI | NOTE LEGALI | FAQ