AVVISO RIVOLTO AGLI OPERATORI ACCREDITATI PER I SERVIZI AL LAVORO AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE 22/2006
A DIFFERENZA DI ALTRI CANALI DI FINANZIAMENTO QUESTA VOLTA FA FEDE LA RESIDENZA INVECE DEL
DOMICILIO?
L'avviso Pari 2007 è stato impostato a partire dal format trasmesso da Italia Lavoro che
riprendeva in gran parte l'avviso precedente (P.A.R.I. 2005), rivolto anch'esso a persone
residenti nel territorio provinciale ed iscritte ai CPI. Non è, pertanto, una scelta della
provincia ma una linea ministeriale precisa. I domiciliati potranno far riferimento alla provincia
di residenza se interessati.
PER I GIOVANI TRA I 16 E I 28 ANNI POSSONO ESSERE PRESI IN CONSIDERAZIONE SOLO GLI INOCCUPATI
PRIVI DEI TITOLI DI QUALILFICA O DIPLOMA?
L'avviso, rivolto a soggetti svantaggiati.
I beneficiari dell'avviso sono:
- Prima condizione di carattere generale:
almeno 57 soggetti svantaggiati privi di
ammortizzatori sociali e altre indennità/sussidi non percettori di alcun tipo di indennità, che
abbiano assolto l'obbligo scolastico ma siano privi di diploma o qualifica.
- Seconda condizione anagrafica:
- giovani di età compresa tra i 16 e i 28 anni
inoccupati;
- adulti over 40 inoccupati o disoccupati
Ne consegue che tutti i beneficiari devono essere privi di diploma o qualifica e privi di
ammortizzatori sociali a prescindere dall'età, inoccupati se under 29 oppure inoccupati o
disoccupati se over 40.
I DISOCCUPATI INVECE SONO ESCLUSI?
Come esplicitato dall'avviso i disoccupati, rientranti nella prima condizione di carattere
generale, possono partecipare al bando se over 40.
CONSIDERATO CHE L'IMPORTO DEI SERVIZI DI FORMAZIONE E' FISSATO A € 1.500, ANCHE IN CASO DI
FORMAZIONE INDIVIDUALE I MODULI DEVONO AVERE DURATA MINIMA DI 80 ORE?
L'Avviso al punto 3 descrive i servizi di formazione ammessi:
Formazione individuale, formazione collettiva (a catalogo), formazione in azienda (on the
job).
Qualunque sia la tipologia della formazione ogni modulo deve avere una durata minima di 80
ore.
PER I PERCORSI DI FORMAZIONE E' POSSIBILE UTILIZZARE ANCHE PERCORSI AL DI FUORI DEL
CATALOGO PURCHE' EROGATI DA ENTE ACCREDITATO SEZIONE A?
Come esplicitato dall'Avviso, oltre alla formazione di gruppo (a catalogo), è possibile
scegliere percorsi di formazione individuale (per contenuti e/o aree formative non previste dal
catalogo provinciale) oppure percorsi formativi in azienda.
La formazione individuale o a Catalogo può essere erogata solo da enti accreditati sezione A
nelle rispettive unità organizzative riconosciute dalla Regione.
Fanno ovviamente eccezione le aziende per la formazione on the job.
L'EROGAZIONE RELATIVA AI SERVIZI DI FORMAZIONE VIENE EFFETTUATA DIRETTAMENTE AGLI ENTI CHE HANNO
EFFETTUATO LA FORMAZIONE E NON AI TITOLARI DI PIP?
Come dettagliato nell'Avviso al punto 8, la formazione verrà liquidata direttamente agli enti
erogatori, previa presentazione dell'istanza da parte dell'operatore titolare del PIP
congiuntamente alla documentazione richiesta.
IN CHE COSA CONSISTE IL SISTEMA DOTE?
Il Sistema dote è una nuova modalità di finanziamento che la Regione Lombardia sta sperimentando
negli ultimi mesi.
Nel Piano Provinciale PA.R.I. 2007, la Provincia di Lecco emette l'avviso per i destinatari,
i quali, se rispondenti al Target, si rivolgono ad uno degli operatori accreditati per i Servizi
del Lavoro ai sensi della L.R. 22/2006 al fine di sottoscrivere il PIP (Piano di Intervento
Personalizzato).
Nel PIP vengono dettagliati i servizi che saranno erogati.
L'operatore accreditato, ovvero colui che sottoscrive il PIP, ha il compito di interfacciarsi
con la Provincia di Lecco per tutti gli scambi documentali e informativi e per la Fatturazione.
E' la persona che ha in mano le risorse che sceglie gli operatori da cui acquistare i servizi
previsti nel PIP e con lo strumento della certificazione dei servizi ricevuti decide se la Pubblica
Amministrazione può liquidare o meno le fatture perché i servizi resi sono più o meno rispondenti
alle attese.
E' NECESSARIO ALLEGARE AL PATTO DI SERVIZIO IL MODELLO IMMEDIATA DISPONIBILITA' P.A.R.I.
2007?
Il tutor, dopo aver compilato il Patto di Servizio su Sintesi e il formato cartaceo deve
allegare una dichirazione di immediata disponibilità sottoscritta dal lavoratore che ha preso in
carico.
Può allegare il modello previsto per il programma o una copia della dichiarazione rilasciata
dai Centri per l'Impiego provinciali corredata da una copia della Carta di Identità del
lavoratore.
DOVE POSSONO ESSERE EROGATI I CORSI DI FORMAZIONE A CATALOGO?
I corsi di formazione professionale possono essere erogati solo presso sedi accreditate per la
formazione professionale ai sensi della L.R. 19/2007.
Non è pertanto possibile erogare le attività formative presso sedi accreditate per i Servizi
per il Lavoro o non accreditate.
QUANTI UTENTI PUO' PRENDERE IN CARICO UN TUTOR?
Ogni tutor può prendere in carico contemporaneamente fino ad un massimo di 10 beneficiari della
dote-lavoro. Questo significa, ad esempio, che un Operatore accreditato ai Servizi per il Lavoro
che ha 2 tutor potrà prendere in carico un numero massimo di 20 utenti contemporaneamente.
Va comunque ricordato che il singolo tutor che ha in carico 10 utenti potrà prenderne in
carico altri esclusivamente dopo averne ricollocati almeno 1/3 del primo gruppo.
COME SI COMPILA IL PIANO DI INTERVENTO PERSONALIZZATO (PIP) SUL MODULO CARTACEO?
Il Piano di Intervento Personalizzato (PIP) definisce i servizi individuati dall'operatore per
consentire al beneficiario di raggiungere l'obiettivo occupazionale: fissa gli impegni reciproci
tra i contraenti, vincolando l'operatore a erogarli e il beneficiario a rispettarli, e stabilisce i
servizi necessari alla ricollocazione.
Per una corretta compilazione si invita a leggere le istruzioni (vedi link).
Il PIP viene approvato con atto formale del Dirigente del Settore Politiche per l'Impiego
successivamente alla verifica da parte dei funzionari provinciali.
Further links:
L'UTENTE PUO' RESCINDERE IL PATTO DI SERVIZIO E/O IL PIP?
Il Programma P.A.R.I 2007 consente ai beneficiari di poter rompere un Patto di Servizio
sottoscritto con un Ente privato prima della stipula del PIP. Il beneficiario non ha alcuna
conseguenza.
Nel caso, però, che l'ente sia uno dei Centri per l'Impiego pubblici, in base
alla normativa vigente (D.Lgs. 297/02 e D.Lgs. 181/00), la rescissione del Patto implica la
perdita dello status di disoccupazione e dei benefici connessi.
In caso di rescissione del PIP senza giustificato motivo, invece, indipendentemente che
l'ente sia pubblico o privato, l'utente verrà espulso dal Programma, perderà il diritto di
beneficiare dei servizi previsti dalla dote e dei benefici economici e non previsti dal suo status
occupazionale, (in applicazione della circolare ministeriale n. 5/2006 relativa alla decadenza dai
trattamenti nelle ipotesi di cui all'articolo 1-quinquies del decreto legge 5 ottobre 2004, n. 249,
convertito, con modificazioni, dalla legge 3 dicembre 2004, n. 291).
Il beneficiario verrà, inoltre, estromesso dalla partecipazione ad interventi di politiche
attive del lavoro promosse dalla Provincia di Lecco e dalla Regione Lombardia per un periodo di
dodici mesi.
Per rivolgere ulteriori domande scrivere a:
antonella.bellani@provincia.lecco.it
federica.vasta@provincia.lecco.it
o telefonare ai numeri: 0341/295552 - Antonella Bellani
0341/295486 - Federica Vasta